A mezzo staffetta
di Carmine Criscuolo
L’inoltro delle corrispondenze nel XX secolo avviene mediante il servizio postale pubblico che fruisce del diritto di privativa ma Il recapito può essere effettuato anche dal privato previo pagamento della tassa stabilita per la sua affrancatura.
Gli enti pubblici utilizzano il servizio postale fruendo, a secondo dei casi, di tariffe ridotte o di franchigia. Così anche gli enti militari che però in sporadici casi connessi a esigenze di urgenza si servono di mezzi propri come documenta il piego che vi propongo.
L ́autorizzazione, come da firma manoscritta dell’ufficiale sotto il timbro in rosso apposto sopra l'intestazione, all ́ inoltro A MEZZO STAFFETTA (timbro lineare rosso ripetuto sul fronte) appare motivata dall’impellenza manifesta della richiesta.
Difatti nel testo il C.te del Deposito 53° Rgt Art. D.F. "Arezzo", di stanza all ́ Aquila, reitera il 24 novembre 1942 al C.do Genio IX C.A. a Bari la richiesta di stufe per il riscaldamento scrivendo: "A seguito foglio 5215/I data12 ottobre c.a., questo Deposito ha sollecitato il Comando Ufficio Lavori con i fogli n. 5516/I, 5650/I, 5732/I, rispettivamente in data 3/11, 12/11, 18/11 c.a. e con fonogramma n. 448/I in data 21/11/42 che si rimettono in copia.
A tutto oggi questo Deposito ha uffici (compreso quello del Comandante) sprovvisti di stufe in Aquila, dove c’è la neve da vari giorni ed il termometro è già sceso sotto zero”.