dice il cliente

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Europa CEPT - Lussemburgo 1956/57

Europa CEPT - Lussemburgo 1956/57

Come ben sanno i corrispondenti che già mi seguono, ho inteso da sempre l’attività commerciale come non finalizzata esclusivamente alla vendita (LINK).

In tale ottica, non è secondaria la “consulenza” in una prospettiva collezionistica estremamente ampia e comunque tale da affrontare una molteplicità di aspetti incluso quello economico-finanziario.

Oggi, molto più che in passato quando si sbandierava un collezionismo fine a se stesso o, peggio, in grado di produrre lauti profitti, il collezionista è attento ad evitare passi falsi. Probabilmente anche la possibilità di accedere online ad una molteplicità differenziate di offerte ha consentito un confronto molto più veloce e oggettivo rispetto ai tempi passati.

Come accennavo in “filatelia ieri, oggi…domani” (LINK), alcuni settori hanno subito, sull’onda della crisi, un calo di quotazione non giustificato almeno per la portata subita.

Infatti, la quotazione di oggetti collezionistici multipli deriva, come qualsiasi prodotto, dal rapporto tra la quantità esistente e quella richiesta dal mercato cui occorre aggiungere, per il settore filatelico, alcuni parametri, più incidenti che altrove, come la qualità e lo stato di conservazione essendo per propria natura soggetti ad alterazioni. L’analisi di siffatti parametri determinerà se in linea il valore attuale e quali le possibili evoluzioni a breve-medio-lungo termine.

Oggi propongo due serie dello stesso comparto che, a mio parere, hanno subito una immeritata svalutazione: le prime 2 serie del Lussemburgo dedicate all’EUROPA CEPT nel 1956 e 1957 che, a mio parere, se NUOVE gomma INTEGRA e OTTIMA conservazione, potrebbero essere interessate a medio termine da una rivalutazione sulla base dei parametri cui accennavo.

  • Tirature per la prima emissione di 425mila serie, ma esemplari esistenti allo stato di NUOVI gomma INTEGRA e OTTIMA conservazione certamente in numero sensibilmente minore essendo stati utilizzati su FDC e tematiche con annulli speciali. Inoltre, altri fattori incidenti sono l’ancora uso della linguella e la conservazione in album con fogli e taschine non immuni da acidi così da produrre alterazioni anche sensibili in rapporto alla qualità. Peraltro, la nazione emittente era priva, al contrario di molte altre posteriori, di spinta speculativa per cui non esistenti stock rilevanti in grado di alterare il mercato. Evidentemente su tali basi le quotazioni riportate dai cataloghi: per il 1956 UNIFICATO 225€,  MICHEL 200€ e per il 1957 UNIFICATO 100€ e MICHEL 150€ 
  • Richiesta di mercato che potrebbe aumentare, e non di poco, se si tiene presente il rinnovato favore per un’EUROPA che sembrava in declino irreversibile ma che ha dimostrato di essere, causa “covid” ed “Ukraina”, risorta dalle proprie ceneri.

Credo non azzardata l’ipotesi di una rivalutazione reale per cui acquistare a prezzo ragionevole le serie indicate potrebbe rivelarsi nell’ottica economica un’interessante prospettiva. Un rinnovato interesse per la CEPT potrebbe portare all’insù l’intero comparto ma mi terrei lontano da questa insidiosa prospettiva generalizzata che procurerebbe, nel tempo, ulteriori delusioni limitando la collezione ai 6 Stati fondatori dell’UNIONE (Italia, Francia, Germania Ovest, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo) e inizialmente al periodo del soggetto unico tralasciando minifoglicollaterali, etc.

L’UNIFICATO quota la serie 1956 Lussemburgo 3 valori 225,00€ ma possibile reperire in Italia presso commercianti autorizzati dai 50,00€ a 90,00€ mentre, su eBay, anche a meno (dai 25,00€ ai 40,00€) però proveniente in massima parte da estero per cui da aggiungere spese postali e, come mi è capitato a seguito di esperimento per valutare le opportunità della “rete”, con la possibilità di ricevere esemplari con traccia, in alcuni casi molto leggera, di linguella quando non rigommati come rilevato dal mio perito di fiducia. Necessaria, purtroppo, per tutti i francobolli fino agli anni cinquanta una verifica della gomma anche perché i manipolatori giocano al sicuro nella certezza che il collezionista non sottopone a perizia esemplari dal costo modesto.

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